3 Giu 2013

Stanziati 2 milioni del FSE per le imprese che assumono

Cinquecento tirocini rivolti ad altrettanti giovani dai 15 ai 35 anni per trovare lavoro e una staffetta generazionale  per fare in modo che le persone più anziane possano ridurre le loro ore di lavoro, mantenendo i contributi statali, in cambio dell’assunzione di giovani. E’ quanto si propone la Regione Liguria attraverso due nuovi interventi che vanno ad aggiungersi a quelli già previsti dal  piano giovani, approvato dalla Regione lo scorso agosto.

Si tratta di due provvedimenti contro la disoccupazione giovanile, presentati questa mattina, congiuntamente all’accordo tra gli assessori regionali alla formazione e al lavoro, Pippo Rossetti e Enrico Vesco e tutte le Assiociazioni datoriali della Liguria. Le prime azioni verranno finanziate attraverso 2 milioni di euro messi a disposizione dal FSE, il fondo sociale europeo, per favorire l’assunzione attraverso contratti di lavoro di apprendistato e tirocini di sei mesi, in grado, al termine, di trasformarsi in un contratto di lavoro permanente.

“Ci premeva oggi – spiegano gli assessori Rossetti e Vesco – mettere a sistema un modello integrato a favore dell’occupabilità dei giovani, attraverso un accordo con tutte le associazioni di datori di lavoro: Confindustria, Unioncamere, Confartigianato, Confcommercio, Confersercenti, CNA, Alleanza delle Cooperative Italiane e Ordine dei consulenti del lavoro di Genova e provincia, per avviare azioni di programmazione economica e applicare in modo coordinato tutti i possibili strumenti di politica attiva del lavoro quali  tirocini, contratto di apprendistato, patti tra generazioni e incentivi alle imprese che assumono”.

Un’iniziativa per il lavoro giovanile di fronte a una situazione, quella ligure, che segue l’andamento della media nazionale. Nel 2012 infatti in Liguria la disoccupazione è aumentata di 13.000 unità, passando da 43.000 disoccupati nel 2011 a 56.000 nel 2012, facendo segnare un +30,2% e un tasso di disoccupazione pari all’8,1% +1,8% rispetto al 2011. Un tasso di disoccupazione che nel 2012 risulta piu’ elevato nella classe di età tra i 15 e i 24 anni, con un valore del 30,1%, rispetto all’anno precedente,  crescendo  in Liguria  di 6,3 punti percentuali. Così come la classe di età tra i 25 e i 34 anni che passa dal tasso dell’8,1% del 2011 all’11,1% del 2012, crescendo di 3 punti percentuali. Nel 2012  è risultato maggiore il numero di coloro che hanno smesso di lavorare rispetto a chi ha iniziato: quasi 10.000 i rapporti di lavoro  cessati. Il 46,8% dei cessati, pari a circa 75.000 unità, sono giovani tra i 15 e i 34 anni, mentre tra i 35 e i 49 anni i cessati sono pari al 34,3% e gli ultracinquantenni pari al 18,8%. Anche nelle tipologie contrattuali i giovani risultano i piu’ penalizzati perche’ costituiscono la quota piu’ consistente,  nel lavoro flessibile e nel tempo determinato, sia per quanto riguarda gli avviati che i cessati. E il lavoro a tempo determinato risulta essere maggiormente utilizzato insieme al lavoro flessibile. Dai dati dei centri per l’impiego liguri a febbraio 2013 le persone in cerca di occupazione risultano 117.206 di questi 94.000 risultano disoccupati e circa 24.000 inoccupati, cioè che non hanno mai lavorato.

Tra i disoccupati, cioè chi cerca lavoro perché lo ha perso, sono concentrati soprattutto le classi adulte (35-49 anni) con il 41,4%, il 33,8% è costituito da giovani tra i 15 e i 34 anni, mentre gli ultracinquantenni costituiscono il 24,7%. Sul complesso di disoccupati e inoccupati i giovani tra i 15 e i 34 anni costituiscono il 36%, pari a 42.200 unità, mentre gli ultra50enni sono il 24,8%, pari a 29.096 unità.

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