11 Mag 2020

Nuove autonomie per ragazzi con disabilità. Ecco il progetto della Cooperativa Il Quadrifoglio

10 anni di storia. Da celebrare in un anno così complicato.
Ma alla Cooperativa Il Quadrifoglio il motto resta sempre: ben fatto è meglio che ben detto.
E allora tutti al lavoro per dare vita al progetto autonomie per ragazzi con disabilità.
” Saper mediare, cambiare, adattarsi senza perderci, guidare i nostri ragazzi verso il nuovo è uno dei nostri compiti e oggi siamo pronti a ricominciare con i nostri ragazzi – spiega Camilla Zamboni, presidente della cooperativa -. Uscite singole con tutti i dispositivi di protezione necessari in questa fase; come sempre nel nostro lavoro, occorre fiducia e una dose intelligente di coraggio.
La crisi ci ha obbligato a riprogettare il nostro cammino: occorre trovare un nuovo modo di essere comunità che consenta ai nostri ragazzi impegnati nel lungo e faticoso processo verso l’autonomia e l’età adulta di acquisire nuove modalità d’azione. Da qui abbiamo inteso coraggiosamente ripartire questo mese, verso la co-costruzione responsabile di una nuova società”.
Il progetto prevede la possibilità per ogni ragazzo di riprendere il proprio percorso affiancato da un educatore e da un’ altra coppia educatore/ragazzo a distanza ristabilendo così il contatto tra pari e con le figure di riferimento, gestendo al meglio il ritorno alla vita fuori casa.
Per lo svolgimento del progetto la cooperativa Il Quadrifoglio ha investito, seppur in un grave momento di difficoltà, quanto necessario per la protezione di dipendenti e ragazzi, perché oggi come molte altre realtà il bisogno è quello di rialzarsi, di ritrovare serenità e sicurezza per gli utenti e per i lavoratori.
Tutti gli educatori in servizio sono stati sottoposti a test sierologico covid ed informati di tutte le misure di protezione da porre in essere.
I ragazzi e gli educatori sono stati muniti dei DPI (alcuni forniti da Legacoop Liguria), le attività in questa fase si terranno solo all’aperto, evitando spostamenti su mezzi pubblici, luoghi affollati e qualsiasi forma di assembramento, alla scoperta dei sentieri collinari e solo in un secondo momento con la ripresa della vita cittadina.
” E’ fondamentale lavorare con i nostri ragazzi sul contesto, creando occasioni in cui sperimentare spazi e distanze, con un sistema di apprendimento delle nuove regole concreto, mettendo fine ad un isolamento sociale che non può essere prolungato – conclude Camilla Zamboni, presidente della Cooperativa Il Quadrifoglio -. Vogliamo abolire il concetto di distanza sociale e adottare quello di distanza di sicurezza preventiva.
Se l’autonomia è come sempre l’obiettivo fondamentale da perseguire nel momento in cui si lavora con​ i nostri ragazzi, oggi il principale obiettivo è il graduale e consapevole reinserimento in una società mutata, al fine di acquisire quei nuovi comportamenti che permettano una socialità rispettosa di tutti, perché nessuno resti indietro”.
Ben fatto è meglio che ben detto.
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