28 Ott 2013

La cooperativa RSTA in prima fila nella ricerca scientifica sulle specie marine

La cooperativa ligure RSTA, protagonista al congresso CIESM (Mediterranean Science Commision) che si tiene a Marsiglia da oggi, lunedì 28 ottobre, fino  a venerdì 1 novembre.

Andrea Molinari, presidente della cooperativa, grazie alla sua partecipazione in passato a progetti di ricerca legati alle specie marine protette ed alla fauna ittica come ricercatore presso l’ISPRA di Roma, è rimasto in contatto con diversi colleghi di alcune strutture di ricerca italiane e di altri paesi mediterranei e pertanto ha potuto portare avanti alcune linee di attività coinvolgendo anche altri ricercatori-soci della cooperativa genovese.

Il primo dei due lavori che verranno presentati a Marsiglia nasce da una  collaborazione internazionale tra RSTA, Università di Ancona e Istituto di Biologia Marina di Kotor (Montenegro) e riguarda i risultati di un censimento su una spugna marina (Calyx nicaensis), ritenuta specie protetta in quanto quasi estinta in certe parti del Mediterraneo (ad es Mar Ligure) mentre in altre zone (Montenegro appunto dove abbiamo operato tra il 2010 e il 2012) è presente.

Il secondo lavoro riguarda l’ecologia di una specie ittica (il barracuda boccagialla), ed in particolare delle fasi iniziali della sua vita, quando ricerca habitat costieri precisi per vivere.

I due progetti sono presentati a Marsiglia da alcuni dei partners di RSTA.

“Spesso lungo la fascia costiera si effettuano lavori che hanno un notevole impatto sugli ecosistemi e sulle specie marine, come invertebrati e pesci – spiega il presidente della cooperativa R.S.T.A, Andrea Molinari – .  Portare avanti studi sulla distribuzione di alcune specie protette ed approfondirne le loro caratteristiche biologiche, così come conoscere le specificità dei periodo e degli habitat preferenziali di reclutamento delle specie ittiche di interesse commerciale, può fornire importanti informazioni anche di carattere gestionale, evitando di arrecare danni su specie sensibili e tutelando le fasi delicate dell’accrescimento delle popolazioni di pesce di importanza commerciale”.

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