14 Giu 2013

In dirittura di arrivo il disegno di legge sull’inclusione sociale in agricoltura

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 ,  la Regione Liguria ha ampiamente superato la soglia necessaria di investimenti per evitare il “disimpegno automatico” delle risorse  per il comparto agricolo  previsto dalle norme comunitarie  per coloro che non spendono i fondi europei e si colloca  tra le regioni italiane più “virtuose”.
Lo ha detto, aprendo il  forum sullo sviluppo rurale “ Tra mare  e montagna di Finalborgo l’assessore all’Agricoltura Giovanni Barbagallo.

“Se in questi anni la macchina regionale non avesse funzionato a dovere si sarebbe verificata una perdita secca di ingenti risorse economiche, come accaduto in altre regioni, con  danni enormi per le aziende agricole liguri e a tutta filiera rurale regionale”, ha detto l’assessore.

Rispetto ai 290 milioni del totale delle risorse assegnate alla Regione Liguria per il periodo 2007-2013, sono stati già impegnati 245 milioni. Ai beneficiari sono stati liquidati 163 milioni di euro di cui 121 mln per investimenti e 43 milioni a sostegno delle diverse attività nei terreni, fra cui l’agricoltura biologica. Sono 6.240 le imprese  che hanno ricevuto aiuti dal Psr, oltre tremila i privati cittadini e le famiglie e 76 gli enti pubblici.

Fondi che hanno favorito l’insediamento  in agricoltura di 467 giovani, di cui 206 donne,   la realizzazione di 45 chilometri di strade interpoderali e di diversi acquedotti consortili con 70 km di condutture, 100 mila  metri quadrati  di  muretti a secco, antichissimo patrimonio storico e ambientale della Liguria dell’Età del Ferro (1000 a.C), il sostegno agli   agriturismi per incentivare le fattorie didattiche e alla conservazione del  patrimonio forestale  che in Liguria rappresenta il 70 per cento del territorio.

Entro la fine del 2013 le Regione Liguria conta di   impegnare quasi tutte le risorse. L’obiettivo è di arrivare al 95% . Un piccolo “margine di manovra” è consentito dalle norme europee per tenere conto dell’andamento della spesa e introdurre piccoli correttivi.

Per quanto riguarda la prossima programmazione  Psr 2014-2020 la Regione Liguria punta alla concentrazione delle risorse nelle azioni  sempre più efficaci, alla semplificazione delle procedure,a coniugare lo sviluppo dell’agricoltura con la difesa attiva del territorio, all’ambiente, al turismo,ai servizi ai cittadini.  Previsti adeguati sostegni   finanziari per il recupero dei terreni agricoli e dei boschi abbandonati, una priorità generale della politica regionale e una maggiore attenzione ai temi dell’occupazione e dell’inclusione sociale delle popolazioni delle aree rurali.

Con il disegno di legge sull’inclusione sociale in agricoltura, che nelle prossime settimane  sarà discussa e approvata dalla giunta Burlando, la Regione Liguria punta ad avvicinare, almeno sul piano giuridico e amministrativo, due mondi finora lontani e diversi, il sociale, il welfare e l’agricoltura. Creare nuovi servizi dall’accoglienza alla terapia verde e poter attingere dal sociale per creare nuovi posti di lavoro nelle aziende.

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