23 Apr 2020

Frega a lavocedigenova.it: crisi del Terzo Settore grave per tutte le fasce deboli

Il presidente ligure di LegacoopSociali, Alessandro Frega, così in un’intervista a lavocedigenova.it: ” noi pensiamo che la quota di Pil destinata ai servizi sociali debba assolutamente essere aumentata, perché non è immaginabile che un paese civile spenda così poco sul wellfare nel suo complesso, a cominciare dalla sanità, passando per le pensioni, fino ad arrivare al campo del sociale. Siamo convinti che investire nel wellfare non significhi soltanto tutelare i cittadini, ma significa anche costruire posti di lavoro e sviluppo economico, sempre nel rispetto delle regole e dei lavoratori”.

Se il terzo settore non portasse avanti le sue attività di presidio e intervento in campo sociale, quali sarebbero le conseguenze per la vita delle persone nel paese? La coesione sociale ne risentirebbe?
” Sarebbero drammatiche per più di un motivo – sottolinea Alessandro Frega nell’intervista -. Tutti i soggetti impegnati nel terzo settore agiscono creando legami fra le persone con un duplice risultato: da una parte si rinsalda proprio la coesione sociale, ma dall’altra si offrono servizi alle persone. Questo secondo aspetto è particolarmente importante in un momento di arretramento dell’intervento pubblico rispetto al wellfare, una scelta che noi del mondo cooperativistico assolutamente non condividiamo. Nel tempo si sono creati dei vuoti che sono stati puntualmente colmati proprio dal terzo settore. Lo Stato, dal nostro punto di vista, deve ritornare a investire in maniera significativa nelle politiche di wellfare in maniera intelligente, puntando alla creazione di valore aggiunto. Lo Stato deve farsi nuovamente regista di un’operazione di rilancio complessiva del sistema che garantisce la coesione sociale sui nostri territori e dell’azione che svolge nel suo complesso il terzo settore. Occorre tenere presente che nelle nostre comunità liguri ormai l’80% dei servizi alla persona è gestito da realtà cooperative o comunque afferenti al terzo settore privato; quindi la pesante situazione economica che riguarda queste realtà potrebbe portare alla effettiva sospensione dei servizi, con il risultato concreto di lasciare ancora più indietro le fasce di popolazioni più fragili”.

Quali potrebbero essere strumenti utili a sostenere questa attività sussidiaria del terzo settore, nel garantire servizi e integrazione sociale a moltissimi cittadini?
” Gli strumenti che noi abbiamo proposto consistono in un fondo nazionale per il rilancio dei servizi sociali e delle nostre comunità, e in una forte cabina di regia affidata allo Stato centrale, che poi deleghi eventualmente a Regioni e Comuni il compito di coordinare e agevolare le iniziative di tipo sociale e assistenziale – dichiara il presidente ligure di Legacoopsociali nell’intervista – Noi abbiamo chiesto anche a Regione Liguria l’implementazione di un fondo con queste caratteristiche, capace di guidare l’erogazione dei servizi e il loro rinnovamento sulle base delle esigenze emergenti: l’innovazione è un altro elemento centrale della questione, e oggi più che mai di fronte al coronavirus. Una cabina istituzionale opportunamente gestita potrebbe aiutare uno sviluppo coordinato del terzo settore, che si integri con il wellfare pubblico, senza sostituirsi alle funzioni socio-assistenziali proprie dello Stato.
Leggi tutta l’intervista al link
https://bit.ly/2VuXBkZ

Condividi
Tags:

Comunicazione e Bandi

I cookie ci aiutano ad erogare servizi di qualità. Utilizzando i nostri servizi, l'utente accetta le nostre modalità d'uso dei cookie. Cookie policy