European Accessibility Act: come cambia l’accessibilità digitale

In Europa vivono oltre 87 milioni di persone con disabilità e tenendo conto anche dell’invecchiamento della società diventa importante rimuovere le barriere digitali per consentire a tutti di accedere agli strumenti digitali e raggiungere così un pubblico più ampio e fedele.
Con l’entrata in vigore il 28 giugno 2025 dell’European Accessibility Act i prodotti e servizi digitali devono diventare accessibili e tra questi rientrano anche i siti web e le applicazioni mobili. Interfacce semplici e accessibili servono a migliorare l’esperienza per tutti gli utenti, inclusi anziani, utenti mobile e persone con competenze digitali ridotte. I contenuti accessibili rispettano molte buone pratiche SEO, migliorando il posizionamento nei motori di ricerca.
Dal 28 giugno 2025 l’obbligo è esteso alle piccole e medie imprese, si applica alle aziende con 10 dipendenti o più e/o con un fatturato annuo superiore a 2 milioni di euro.
Sono esentate le microimprese (aziende con meno di 10 dipendenti e 2 milioni di fatturato annuo) alle quali si consiglia comunque di valutare l’adesione a buone pratiche di accessibilità, mentre sono previste delle deroghe per piccole e medie imprese con meno di 250 dipendenti. In questo caso il loro fatturato non deve superare i 50 milioni di euro e il totale di bilancio annuo deve rimanere sotto i 43 milioni di euro.
Essere conformi all’EAA non rappresenta solo la conformità alla normativa ma è anche un segnale di responsabilità etica e di inclusione che può rafforzare l’immagine aziendale.