27 Nov 2020

Con la Coop Ziguele la vita subacquea del porto entra in città. E i droni questa volta si trasformano in “pesci”.

La vita subacquea del porto si trasferisce dentro la città. E i droni questa volta si trasformano in “pesci”.

Così la Cooperativa Ziguele capovolgerà  la prospettiva di osservazione e riuso delle archeologie industriali portuali. E con il progetto  “UPSIDE DOWN INTO THE PORT” –  presentato in questi giorni nell’ambito di Genova Smart Week  – mettere in luce le opportunità e le problematiche degli organismi che si insediano, crescono e si adattano alla vita negli ambienti portuali.

“  Una video installazione trasmetterà  l’immersione in live streaming di un subacqueo dal mondo marino sommerso della ex-torre off-shore di Genova Multedo – sottolinea Maddalena Fava, una delle socie fondatrici della Cooperativa Ziguele -.  Mentre un divulgatore e un biologo marino guideranno il pubblico alla scoperta della biodiversità di un ecosistema inedito. Un progetto dedicato alla scoperta della ricca biodiversità marina che colonizza questa zona marina, che ne svela nuove possibilità di ri-funzionalizzazione in chiave ‘ambientale’, mettendo in luce le opportunità e le problematiche degli organismi che si insediano negli ambienti portuali”.

Un progetto ( realizzato dalla Cooperativa Ziguele in collaborazione con U-BOOT Lab e il Laboratorio di Zoologia Marina DISTAV dell’Università di Genova) che vedrà la luce con una video installazione in occasione della prossima edizione del Festival Zones Portuaires.

“ Un progetto  che nasce dalla nostra esperienza nella trasmissione delle immagini dal fondo del mare in diretta – prosegue Maddalena Fava –  E che  svilupperemo con innovativi laboratori di educazione ambientale che coinvolgeranno attivamente stakeholder portuali e cittadini, rendendoli protagonisti di un’avventura, di un vero e proprio percorso condiviso per costruire insieme un futuro più sostenibile. Utilizzando nuove tecnologie come i droni subacquei per poter esplorare inesplorati ambienti portuali e dare una nuova vita ad aree sconosciute sottomarine che possono essere valorizzate all’interno del Porto di Genova”.

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