A Villa Durazzo Pallavicini inaugurate le Grotte degli Inferi, la Sorgente e la Capanna rustica

È un gioiello sempre più splendente, il parco storico di Villa Durazzo Pallavicini a Pegli la cui passionale opera di recupero avviata negli ultimi anni ne sta consolidando il già enorme fascino ulteriormente esaltato in questo periodo dalla fioritura del camelieto. La villa, voluta dal marchese Ignazio Pallavicini, è un percorso tra storia, natura e spiritualità.

Oggi, alla presenza dell’assessore allo sviluppo economico turistico e marketing territoriale Laura Gaggero, il direttore dall’A.T.I. “Villa Durazzo Pallavicini” che ha in gestione il parco  (guidata dalla Cooperativa Sociale L’Arco di Giano ) Silvana Ghigino ha inaugurato due straordinari interventi che riportano alla sua auge ottocentesca il percorso ideato dall’architetto, scultore, decoratore e scenografo genovese Michele Canzio: il consolidamento strutturale delle Grotte degli Inferi e il restauro della Sorgente con la ricostruzione della Capanna Rustica.

«Sono soddisfatta del ritmo che ha preso, e che siamo riusciti a dare, alla rinascita del parco del marchese Pallavicini. Nell’ultimo anno abbiamo assistito al restauro del Parco dei divertimenti, del Chiosco delle rose, di due delle tre capanne presenti ed ora anche delle Grotte. Sono felice che Genova stia valorizzando un bene paesaggistico-monumentale di portata europea», osserva il direttore di Villa Durazzo Pallavicini,  Silvana Ghigino.

Da domani, dopo un primo restauro risalente al 1992 a cui era seguita una breve apertura, i visitatori potranno quindi accedere nuovamente alle Grotte degli Inferi. Si tratta di un’importante tappa del percorso scenografico che si snoda tra i viali del parco conducendo alla purificazione del cuore per l’accesso al Paradiso Empireo simbolicamente rappresentato dalla celebre cornice del Lago Grande. Stalattiti e stalagmiti tratte da molte grotte naturali del genovesato, erano state montate per ricreare una vera ambientazione di grotte calcaree, con tanto di​ lago sotterraneo. Il buio iniziale avvolge i visitatori, la cui pupilla piano piano si abitua alla tenue luce penetrante dall’alto facendo scorgere pareti, volte e margini di un piccolo lago tra gli stretti canali. Un’area nella quale, per circa venticinque anni, nessuno ha più potuto entrare. Le Grotte degli Inferi – i cui lavori di recupero sono stati finanziati dal Comune di Genova con i fondi del “Patto per Genova” – saranno aperte al pubblico tutti i fine settimana e nei giorni festivi, comprese nel prezzo del biglietto.

Sarà invece fruibile anche nei giorni feriali la Capanna della Sorgente, dopo oltre ottant’anni tornata al suo posto nella scenografia del parco. Michele Canzio l’aveva pensata come un ​quadro rustico con sfumature romantiche​, una sosta all’interno del percorso in questo punto magico dove nasce l’acqua che alimenta tutto il giardino. Così, accanto alla costruzione della Capanna (realizzata dal mastro falegname Mauro Accossano) è stata ripristinata la Sorgente alimentata da un acquedotto che scende dalle colline alle spalle di Pegli, realizzato appositamente su desiderio del marchese Ignazio Pallavicini, e si è provveduto al restauro del paesaggio adiacente che si affaccia sul laghetto che ospita la Capanna. Queste opere sono state cofinanziate dall’A.T.I. Villa Durazzo Pallavicini e dall’assessorato allo sviluppo economico turistico e marketing territoriale di Laura Gaggero.

«Villa Durazzo Pallavicini, con il suo giardino storico, è un patrimonio culturale e naturalistico straordinario, un’icona della città di cui siamo molto fieri da sempre apprezzata da genovesi e turisti. Lo dimostrano anche gli ottimi dati di affluenza registrati l’anno scorso, persino superiori a quelli del 2019 nonostante le limitazioni dell’emergenza epidemiologica – dichiara l’assessore allo sviluppo economico turistico e marketing territoriale Laura Gaggero . È un fiore all’occhiello della nostra promozione ed un attrattore ideale del turismo outdoor, sempre più importante in questa fase storica. Su questo settore puntiamo molto perché, ora più che mai, Genova può primeggiare per l’unicità degli aspetti storici, naturalistici e paesaggistici che contraddistinguono i molti spazi all’aria aperta, le sue colline, i forti. Ringrazio l’A.T.I. di Villa Durazzo Pallavicini, diretta dall’architetto Silvana Ghigino, per l’impegno e la passione dimostrate nel gestire un bene così prezioso per l’intera città. La collaborazione realizzata in questo contesto dimostra l’importanza, anche qualitativa, che si può trarre dalla sinergia tra soggetti pubblici e privati. Ne esalta le professionalità e stimola modelli di gestioni sempre più efficaci. Le visite guidate al parco di Villa Durazzo Pallavicini, inoltre, rappresentano un eccellente esempio di turismo accessibile e in sicurezza per tutti così come dimostrato anche l’anno scorso».

«La riqualificazione di Villa Durazzo Pallavicini si inserisce nel quadro degli interventi di recupero e valorizzazione dei parchi storici del Comune di Genova – spiega il vicesindaco e assessore al bilancio Pietro Piciocchi . Si tratta di investimenti dalla triplice valenza ambientale, culturale e turistica. Alla luce degli importanti risultati raggiunti sinora, è quindi fondamentale proseguire l’opera di conservazione e valorizzazione di questo bene affinché sia sempre più curato e conosciuto».

Il Parco di Villa Durazzo Pallavicini è aperto tutti i giorni (lunedì escluso) con il seguente orario:

feriali – da martedì a venerdì dalle 9.30 alle 18 (ultimo ingresso alle 16). Biglietto: 11 euro adulti / 9 euro ridotto per residenti nel Comune di Genova ed over 65 / 5euro bambini e ragazzi tra i 7 e i 18 anni / gratis per bambini 0-6 anni e accompagnatori di disabili.

weekend e festivi – dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 16). Biglietto: 13 euro adulti/ 10 euro ridotto per residenti nel Comune di Genova ed over 65 / 6 euro bambini e ragazzi tra i 7 e i 18 anni / gratis per bambini 0-6 anni e accompagnatori di disabili.

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