Un brand di qualità cooperativa per contrastare le cooperative spurie

Il Secolo XIX edizione di Savona lancia l’allarme, in un articolo a firma di Silvia Campese, sulle cooperative spurie.

“ Se la cooperativa è seria e rispetta i contratti, per i lavoratori ci possono essere dei vantaggi – si legge nell’articolo -.  Se, però, la cooperativa è “spuria”, ossia (per dirla tutta) è finta, gli effetti sulla tutela dei dipendenti possono rivelarsi pesanti.
Il meccanismo è semplice: l’azienda o il marchio propone un affidamento al ribasso
alla coop che, se disonesta, accetterà rifacendosi sui lavoratori. A lanciare l’allarme è la Filt Cgil provinciale che si trova a presentare numerose vertenze contro finte coop. A partire dal settore della logistica, il trasporto, che, anche nel Savonese, sta vivendo un picco d’espansione”.

Legacoop Liguria è da tempo impegnata per contrastare questo tipo di situazione.

“ Le cooperative spurie, false, sono un cancro della sana cooperazione – ha dichiarato al Secolo XIX,   Mattia Rossi, coordinatore provinciale di Legacoop -.  Nella nostra provincia ci sono circa 400 cooperative. Settanta sono nostre iscritte, altrettante sono aderenti a Confcooperative, per cui sottoposte annualmente a controlli che verificano il rispetto delle normative, dei salari e delle condizioni di lavoro. Delle altre 250 non sappiano nulla. Questo non vuol dire che non siano serie: certo è che sulle nostre possiamo mettere la mano sul fuoco.

Per rendere evidente la serietà professionale delle nostre cooperative stiamo lavorando a un progetto importante, il Brand di Qualità Cooperativa certificata per la Provincia di Savona che permetterà di riconoscere quali cooperative rispettano le regole sul lavoro “.

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