27 Mag 2013

Straordinaria adesione a “Culturability – fare insieme in cooperativa”

Straordinaria adesione a “Culturability – fare insieme in cooperativa”. Tremila giovani hanno presentato 824 progetti d’impresa. E così Unipolis ha portato a 300 mila euro la dotazione del bando per le start up.

Un risultato per niente scontato. Anche perché i giovani italiani vengono considerati ormai rassegnati a restare disoccupati o in procinto di scappare all’estero a cercare un po’ di lavoro – se non proprio fortuna. Una drammatica realtà, certo, come mostrano i dati Istat di questi giorni: ben un quarto dei ragazzi tra i 15 e i 29 anni non lavora e non studia. Ma accanto a questo c’è molto altro. Infatti, se c’è un elemento che il bando “culturability – fare insieme in cooperativa”, promosso dalla Fondazione Unipolis, ha messo in evidenza, è il desiderio, la spinta dei giovani a provarci, a mettersi in gioco, a investire su se stessi, sul proprio talento e, quindi, sul futuro. A partire dalla cultura, dalla creatività, dal sapere, dall’innovazione, come grandi fattori di sviluppo e benessere, sociale oltre che individuale. La cultura, quindi, come opportunità per creare lavoro. Da creare insieme, in forma cooperativa.

Dunque i numeri, grandi numeri: sono 824 i progetti d’impresa presentati da parte di ben 2.932 giovani nell’ambito del bando, volto a sostenere la nascita di start up culturali e creative ad opera di under 35. Il tutto in poco più di due mesi: dal 21 febbraio al 30 aprile, e solo tramite internet con il sito www.culturability.org.

Di fronte a questi numeri e alla straordinaria adesione manifestata, la Fondazione Unipolis ha deciso di portare la dotazione complessiva del bando a 300 mila euro, rispetto ai 200 mila iniziali, che consentiranno così di sostenere la costituzione di 15 nuove imprese, anziché le 10 previste originariamente. Ulteriori iniziative saranno assunte da Unipol Banca e Legacoop per favorire la nascita di altre nuove imprese cooperative fra quanti hanno partecipato a “culturability”.

Qualche altro dato molto significativo su “culturability”: dei quasi 3.000 giovani coinvolti, 1.640 sono donne e 1.292 uomini; età media 28,7 anni; 85 gli italiani residenti all’esterno o gli stranieri residenti nel nostro Paese. Le proposte progettuali sono arrivate da ogni parte d’Italia e riguardano tutti i settori culturali e creativi. Prevalgono le iniziative on-line, di turismo culturale, formazione, editoria e letteratura, ’organizzazione di festival ed eventi, design e artigianato, promozione o tutela del patrimonio storico-artistico-architettonico (i dati sono sviluppati nella grafica della pagina successiva).

“ Abbiamo sostenuto questo importante bando promosso da Unipolis proseguendo così  il nostro impegno per mettere a disposizione dei giovani liguri strumenti e finanziamenti per avviare nuove imprese – spiega il presidente di Legacoop Liguria, Gianluigi Granero -. Il grande interesse che i giovani hanno mostrato nella  tappa genovese di presentazione di Culturability dimostrava ancora una volta il desiderio dei ragazzi di mettersi in proprio scegliendo la formula cooperativa come quella più adatta per realizzare i loro progetti insieme ad altri.  Il fatto che questo interesse si sia mostrato in queste proporzioni anche a livello nazionale rappresenta un ulteriore elemento di soddisfazione in una fase storica che  sembra sottovalutare le grandi potenzialità del settore della Cultura in Italia”

Tutti i progetti ricevuti sono visibili sul sito di “culturability”. La prima fase di verifica, volta ad accertare la rispondenza formale ai requisiti del bando, è stata superata da ben 581 progetti, il 70,5 % del totale.

Come previsto dal bando, inizia ora la fase di supporto e accompagnamento, che vedrà, insieme a Unipolis, il diretto impegno degli altri partner del progetto: Unipol Banca e Unipol Assicurazioni, Legacoop con la sua rete di servizi, centrale e territoriale, i giovani cooperatori di Generazioni, gli esperti di SeniorCoop e Coopfond. Da metà giugno a metà luglio, i giovani che hanno presentato i progetti ammessi alla seconda fase parteciperanno a incontri di informazione e formazione sui territori. Le tappe di questo tour verranno raccontate online, grazie anche al supporto della Fondazione <ahref con la sua piattaforma Timu.

I giovani partecipanti avranno a disposizione fino al 31 ottobre per presentare i progetti imprenditoriali veri e propri, comprensivi di business plan. Sarà su questi che verrà operata la selezione, da parte di un’autorevole Commissione di valutazione, delle 15 neoimprese cooperative che riceveranno ciascuna un contributo di 20 mila euro, oltre a una ulteriore fase di supporto per favorirne l’accesso al mercato.

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Comunicazione e Bandi

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