20 Mar 2014

Il tonno rosso continua a dividere il Mediterraneo

Italia e Spagna dovrebbero fare fronte comune per ottenere una revisione del Regolamento del Mediterraneo. E’ quanto sostiene il coordinamento pesca dell’Alleanza delle Cooperative che plaude alla decisione della Spagna di  far sentire la propria voce presso la Commissione europea.

Tra i punti di criticità messi in evidenza dalla Spagna e condivisi dall’Alleanza ci sono la necessità di far rispettare a tutti le stesse regole e, per quanto riguarda la pesca al tonno rosso, l’esigenza di un aumento delle quote di cattura, in virtù dell’ottimo stato della risorsa già evidenziato dalla ricerca scientifica, per dare anche risposte adeguate alle esigenze della pesca artigianale.

“ In Liguria le pesche tradizionali sono particolarmente  importanti non solo per il mantenimento della nostra identità ma anche per gli aspetti socioeconomici; i paletti imposti dal regolamento devono essere rimossi perché non consentirebbero la pratica di queste forme di pesca ottenendo l’effetto opposto – sottolinea Gianluigi Granero presidente di Legacoop Liguria nell’ambito della quale i pescatori sono organizzati in Lega Pesca – .

Non è accettabile che il nostro mare sia solcato solo da navi officine e i nostri gozzi vengano messi al bando dalla Comunità Europea con limiti scellerati sulle catture. Il nostro compito deve essere quello di far riacquistare dignità ad un settore che ricopre un ruolo centrale e strategico soprattutto in un paese come l’Italia, patria delle dieta mediterranea”.

Al centro della discussione ancora una volta  la pesca al tonno rosso.

“Bisogna dire a gran voce cosa sta succedendo – conclude il presidente di Legacoop Liguria, Gianluigi Granero-.  Se un peschereccio esce in mare per pescare ricciole e pesce lama e accidentalmente cattura un tonno rosso al rientro viene sottoposto ad un vero e proprio interrogatorio dall’Autorità di Polizia Giudiziaria.

Non solo: anche se è una cattura accidentale, il tonno pescato deve necessariamente rappresentare il 5% delle sue catture, se si fa riferimento al solo peso,  se invece si fa riferimento al numero di pesci presenti a bordo allora il nostro pescatore ligure deve aver pescato (sempre nel Mar Ligure) pesci i  cui nome sono “ATLANTIC BONITO, ATLANTIC SAILFISH, CHINEESE SEEFISH, INDO PACIFIC KING KACHEREI”. Non c’è da aggiungere altro”.

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