18 Gen 2022

ACI Liguria scrive alla Regione: le nostre proposte per superare l’emergenza per imprese e territorio a causa della peste suina

ll.mo Presidente, Egregi Assessori,
in relazione all’emergenza peste suina africana e alle restrizioni previste nell’ordinanza, con lo spirito costruttivo che contraddistingue il Movimento Cooperativo, vi inviamo alcune considerazioni e proposte che sono emerse nella riunione con le nostre cooperative associate convocate d’urgenza per discutere del problema connessi all’emergenza di cui sopra. Come già anticipato nella lettera di venerdì chiediamo di essere sostenuti nella prosecuzione delle nostre attività., attività che coinvolgono in Liguria decine di cooperative e un numero rilevante di operatori professionali. Siamo convinti che la soluzione migliore sia quella di proporre idee per uscire dalla logica emergenziale mettendo a disposizione le nostre figure professionali tra cui le guide naturalistiche, i nostri biologi, zootecnici, geologi ecc…
Chiediamo che le imprese cooperative che si occupano di zootecnia siano supportate in un percorso estremamente rapido per abbattere i capi suini prevedendo l’erogazione di un adeguato ristoro. Ciò consentirebbe di adottare una prima misura, non certamente risolutiva, ma che consentirebbe di arginare l’emergenza.  E’ poi necessario intervenire con azioni sui consumatori tese ad evitare panico ingiustificato. Sottolineiamo contestualmente la necessità di intervenire sulla selezione dei capi selvatici malati.
Accanto alla zootecnia c’è poi tutto il tema delle aziende che si occupano di turismo e promozione della cultura del territorio: purtroppo le escursioni e le gite scolastiche fino a giugno 2022 sono già state annullate e il danno è più forte di quello che appare, la destinazione Liguria per tutto ciò che non riguarda l’offerta balneare rischia di essere in grave pericolo visti il susseguirsi di problemi che da anni legano la liguria ad eventi negativi, uno tra tutti quello degli spostamenti e dei blocchi autostradali.
Chiediamo quindi di essere sentiti in merito e proponiamo l’istituzione di un Tavolo regionale permanente che affronti le fragilità del nostro territorio, la transizione ambientale in ottica programmatoria che superi la logica emergenziale, prevenendo le crisi da mutamento ambientale e climatico e ragionando sulle azioni che tutti possiamo mettere in campo per garantire la sicurezza in senso più ampio, agendo in modo strutturato e a lungo termine. Una vera e propria cabina di regia e un osservatorio sul territorio ligure composto da istituzioni e stakeholders.
Riteniamo, in più, fondamentale la erogazione di ristori per gli operatori interessati. La problematica è molto seria per l’outdoor e le strutture turistiche e di conseguenza per l’immagine della nostra Regione.  Vogliamo ovviamente chiarire per senso di responsabilità che comprendiamo quali rischi corra tutta la filiera agroalimentare nazionale concentrata principalmente nelle zone confinanti a noi.
Chiediamo che venga studiata e concessa una deroga precisa che consenta le attività escursionistiche e ciclistiche monitorate da Guide qualificate e/o accompagnatori; che vengano identificati protocolli e  procedure correlate finalizzate all’eliminazione del rischio (educazione igienico sanitaria, sanificazione indumenti, scarpe e attrezzature trekking e bike, ecc…). Tale misure permetterebbero altresì alle nostre strutture di coadiuvare gli enti competenti ad individuare, isolare e gestire casi critici sul territorio.
Certi di poter proseguire con la consueta collaborazione rimaniamo a disposizione e attendiamo un riscontro alla presente.
Distintamente,
Per ACI Liguria
Mattia Rossi
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Comunicazione e Bandi

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