2 Mar 2017

Rinnovato contratto della pesca cooperativa. Esposto ” Giusto compromesso tra redditività e salari “

E’ stato rinnovato, dopo quattro anni di vacatio, il contratto nazionale della pesca cooperativa dal quale dipendono le sorti di 29mila lavoratori di cui 20mila soci lavoratori, in servizio su 13mila imbarcazioni.
“Dopo due anni di negoziati, siamo finalmente riusciti a raggiungere una intesa su un testo in grado di interpretare al meglio l’articolazione di un comparto con tante figure professionali e diversi mestieri di pesca – spiega Barbara Esposto, responsabile Dipartimento Pesca di Legacoop Liguria -. Nonostante le difficoltà in cui operano le cooperative del settore, si è trovato un giusto compromesso tra redditività delle imprese e salvaguardia dei salari”.
Legacoop , Acgi, Federcoopesca hanno sottoscritto con Fai, Flai e Uila un accordo con decorrenza 2017-2020 che prevede un aumento medio del minimo monetario garantito del 2% annuo per i salari che erano fermi dal 2010. Questo si applica alla pesca a strascico, a quella con le volanti e a quegli imbarcati che superano le 140 giornate lavorative.
Per la prima volta per i soci lavoratori viene introdotta la retribuzione su base mensile che salvaguarda la specificità della piccola pesca.
Tra le novità più importanti, la maggior tutela delle imprese di piccole dimensioni, soprattutto della piccola pesca, che risentono maggiormente delle fluttuazioni di mercato e delle restrizioni introdotte dalla politica comune della pesca. Per queste è prevista una retribuzione commisurata alle giornate effettive di pesca.

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