7 Set 2013

Poletti “La crisi si supera risolvendo i piccoli problemi della gente e delle imprese”

La crescita economica sostenibile è un valore da sviluppare. Ma per farlo i problemi da risolvere sono tanti: un Governo di emergenza, la stabilità, un Pd che ha difficoltà ad intercettare le energie del paese.

Stefano Fassina, Fabrizio Barca e il presidente di Legacoop, Giuliano Poletti, hanno cercato di trovare la risposta alla Festa Democratica nazionale a Genova in un dibattito moderato dalla giornalista Alessandra Sardoni.

Con una certezza in primo piano: il Paese nel suo complesso non può più perdere tempo.

“ La stabilità serve per fare qualcosa – ha ricordato Giuliano Poletti, presidente nazione di Legacoop -.  Se diventa l’alibi per non far niente, allora non serve.

Bisogna prendere decisioni contro questa crisi che nasce da un’ingiusta distribuzione di ricchezza. Alla base di ogni decisione ci vuole una politica di equità.

Usciamo da questa crisi se ognuno fa la sua parte. E’ una responsabilità che coinvolge tutta la classe dirigente, non è solo colpa della politica. Abbiamo bisogno di responsabilità condivise, il mondo della cooperazione, superando le storiche divisioni, ha dimostrato che un passo in questo senso si può fare”.

Un segnale importante che le imprese cooperative hanno dato per superare questo momento difficile ma che da solo non può bastare.

“ Questo è un paese in una doppia crisi da venti anni con un’innovazione ferma e la disuguaglianza che cresce – ha sottolineato Fabrizio Barca –  La debolezza dei partiti genera la debolezza dei governi. Per realizzare un cambiamento ci vogliono idee, sentimento, lotta: il cambiamento non può avvenire svegliandosi una mattina. C’è chi pensa al Sindaco d’Italia. Invece bisogna costruire una squadra”.

Tramonta l’idea di un leader solitario.

“ L’idea di un uomo solo al comando non serve – ha ricordato Stefano Fassina -.  Magari vince le elezioni ma poi non serve.

Ora abbiamo bisogno di ricostruire una classe dirigente nazionale e locale. Ci vuole competenza e una visione per fare il cambiamento”.

Sullo sfondo il tema di come riformare il partito e il Paese.

“Dobbiamo ricordarci che siamo chiamati a scegliere il Segretario del partito che dovrà fare il Segretario del Partito. Poi si parlerà in un altro momento di chi deve fare il premier – sostiene Stefano Fassina -.

“ Nel periodo in cui c’è un Governo di emergenza i partiti hanno la grande occasione per rinnovarsi – precisa Fabrizio  Barca – . Dobbiamo convincere le persone a mettere in rete le loro idee venendo nei Circoli ogni settimana.

Dobbiamo creare una piattaforma in grado di mettere in rete tutte le esperienze da condividere: non è possibile che ognuno risolva i problemi come fossero solo i suoi, senza sapere che cosa sta facendo qualcun altro del Pd. Se il partito si rinnova può intercettare queste nuove energie”.

Energie immense in ogni settore.

“ Milioni di persone ogni giorno svolgono le più svariate attività di volontariato – conclude il presidente di Legacoop, Giuliano Poletti -.  Questo protagonismo della gente nessuno lo riesce ad incanalare in un’idea di economia, di società. Stiamo parlando di sei milioni di persone.

Deve esserci la volontà di ritornare ad occuparsi di piccole cose. In questo modo si può pensare di cambiare veramente la vita della gente.

Dotandosi poi di una squadra perché tutti i grandi leader hanno dimostrato di averla. La miglior ricetta è mettersi insieme  e cominciare a pensare che certe cose le puoi veramente fare”.

Quel giorno la crescita economica sostenibile diventerà una realtà.

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