24 Apr 2018

Novello ” Per le fasce deboli un mercato del lavoro più flessibile e aperto “

Le idee trovano gambe nei luoghi simbolo. Come le serre della Coop Spes in frazione Varase di Ventimiglia. Laddove sono inseriti e assunti già 3 ragazzi con handicap in attività agricole. E con loro altri 15 inseriti in fasce deboli.
Alle serre si sono dati appuntamento in tanti: sindacati , associazioni, cooperative sociali del territorio impegnate in percorsi di inclusione ed inserimento sociale per le fasce deboli della popolazione.
Qui è partita l’idea di Legacoop Liguria di arrivare ad un protocollo di intesa che coinvolga tutti gli attori e favorisca l’avviamento di persone inserite in fasce deboli.
” Ci sono grandi professionalità a disposizione delle imprese del territorio – spiega Giovanni Novello, coordinatore di Legacoop a Imperia -. Occorre creare un sistema più aperto al mondo del lavoro, più flessibile, favorito da fondi di solidarietà che integrino l’impegno delle cooperative ad assumere. Dalla Asl alle istituzioni, dai sindacati alle imprese: abbiamo l’occasione tutti insieme di creare soluzioni innovative come l’inserimento di tutor che affianchino i lavoratori nei diversi ruoli che vanno ad assumere nelle cooperative”.
La cooperazione sociale in provincia di Imperia occupa – impegnati in assistenza, reinserimento sociale, educazione e promozione del territorio – più di 400 addetti. Più di 300 di questi sono soci lavoratori. Anche associazioni di promozione sociale e organizzazioni di volontariato sono protagoniste di questa straordinaria iniziativa, esperienza inclusiva che rappresenta non solo un fenomeno virtuoso sul piano sociale, ma anche in termini di sviluppo economico.
“Abbiamo voluto relizzare questa giornata di confronto – spiega Matteo Lupi, presidente della Coop Spes – per aprire un tavolo di confronto con le istituzioni ed i sindacati per aumentare l’occupazione delle fasce deboli. L’idea proposta da Legacoop Liguria va nella giusta direzione di creare un mercato del lavoro che riduca le barriere all’ingresso e inserisca un sistema di monitoraggio continuo dell’attività delle persone assunte per consentire a loro e alle imprese di consolidare competenze e professionalità”.

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