10 Giu 2013

La Regione si impegna sui pescasportivi e chiede risposte al Ministero sulla pesca dei tonni

Sono in arrivo in Liguria nuove norme per i pescasportivi dilettanti , oltre 120 mila, secondo una stima della Regione.

A conclusione di un lavoro di approfondimento e di confronto con le associazioni pescasportive, quelle ambientaliste e il comparto della pesca professionale ,è in dirittura d’arrivo un disegno di legge ad hoc che nelle prossime settimane sarà discusso e varato dalla Giunta Burlando.

Sul provvedimento, che renderà più efficaci  i controlli sull’esercizio abusivo della pesca non professionale, è tornato   l’assessore alla Pesca della Regione Liguria Giovanni Barbagallo.
Le nuove norme, in aggiunta a quelle previste dalla legge nazionale,  contenute in  nel disegno di legge della Regione Liguria,  comprendono l’istituzione di un tesserino di riconoscimento,  il controllo sui tipi di pesca praticati, in barca, subacquea, da riva e il rispetto delle regole già in vigore, come quella che prescrive il limite dei cinque chili di pescato complessivo. Il provvedimento regionale introduce l’obbligo per i pescatori ricreativi in mare di rendere riconoscibili  le proprie catture attraverso  il taglio della parte inferiore pinna caudale, quella posta sulla coda del pesce, operazione che permetterà di distinguere il pescato  dei dilettanti da quello dei pescatori professionisti destinato alla vendita, la marcatura degli attrezzi usati per  le operazioni di pesca da terra, dalla barca e subacquea.

Una  delle motivazione del taglio della pinna caudale a un lungo elenco di pesci previsto dal disegno di legge, è quella di combattere  la vendita illegale del pescato. Altra novità, le guardie  giurate volontarie organizzate dalle associazioni sportive e ambientaliste per aiutare i controlli da parte delle Capitanerie e degli uomini della Guardia Costiera.
Obiettivo della Regione Liguria, con questa legge,” è difendere il mare, che è una risorsa di tutti e non  un Far West, e tutelare le risorse ittiche che sono un bene dei pescasportivi dilettanti, di quelli professionisti e dei consumatori”,  afferma Barbagallo.

“ Siamo soddisfatti di questa posizione della Regione Liguria su queste nuove norme – commenta Barbara Esposto, responsabile di Legacoop Lega Pesca Liguria -. Abbiamo  lavorato intensamente insieme all’assessore Barbagallo e ai tecnici della Regione.  Non possiamo che ringraziare per questa attenzione al settore”.

Anche sul problema dell’aumento della presenza di tonni  nel Mar Ligure, Barbagallo sottolinea come la Regione Liguria “abbia richiesto al Ministero l’assegnazione di una quota aggiuntiva di pesca  per il tonno da assegnare alla flotta professionale.

Del problema, la regione Liguria ha investito anche il tavolo ministeriale ristretto della commissione nazionale politiche agricole e pesca.

“Anche sotto questo aspetto siamo soddisfatti che la nostra richiesta dello stato di calamità per l’eccessiva presenza di tonni – conclude Barbara Esposto di Legacoop Lega Pesca Liguria – abbia portato ad una forte attenzione su questo problema. Ora è necessario che il Ministero risponda in modo urgente riconoscendo la specificità della Liguria per questi aspetti”.

Per ulteriori approfondimenti sul tema della pesca vedi l’intervista di Barbara Esposto a Primocanale al link

 

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