30 Lug 2013

Disegno di legge regionale sull’inclusione sociale in agricoltura

Via libera della giunta della Regione Liguria, riunita a Rondanina, in Val Trebbia, al disegno di legge sull’inclusione sociale. Il provvedimento, presentato dall’assessore all’Agricoltura Giovanni Barbagallo vuole  incentivare, con regole precise, i rapporti tra il mondo produttivo e imprenditoriale agricolo e il Terzo Settore.

“Che l’agricoltura persegua, all’insaputa di molti e anche delle istituzioni, da sempre, questa finalità non è una novità;  tuttavia ne prevediamo un rapido incremento per diverse ragioni, a cominciare dal fatto che l’agricoltura sociale è  una materia molto sviluppata in altre regioni  che già si sono  dotate di una legge –  spiega l’assessore regionale Barbagallo. Aprire l’agricoltura al Terzo settore vuol dire aprire a un mondo composto anche di imprese, basti pensare alle cooperative sociali (oltre quattrocento in Liguria) e al mondo  associativo, che puntano a diventare imprenditori agricoli con positive ricadute per il recupero del territorio”.

L’agricoltura  sociale, oltre a offrire un’opportunità integrativa di reddito agli agricoltori, inserendo in azienda persone disagiate , potrebbe favorire anche aree svantaggiate dove le fattorie didattiche degli agriturismi potrebbero diventare fattorie sociali.

“ Accogliamo con favore il disegno di legge che consideriamo positivo, sia dal punto di vista del contenuto che del metodo che ha portato all’approvazione della delibera con il coinvolgimento delle associazioni cooperative e del forum del III settore – sottolinea il vice presidente di Legacoop Liguria, Alessandro Frega –.

La cooperazione sociale in ambito agricolo nel corso degli anni è cresciuta, maturando una significativa esperienza . L’attività agricola infatti è particolarmente adatta all’inserimento lavorativo di fasce svantaggiate e più in generale può sviluppare per la sua natura un legame stretto con i territori e le piccole comunità”.

Dare un’opportunità di occupazione nel settore agricolo a persone o a gruppi di persone con difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro e offrire nuovi servizi ai cittadini delle zone rurali è un obiettivo del  Psr 2014-2020 e di un disegno di legge in discussione in Parlamento.

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